Una fetta di pane toscano abbrustolito, cioè arrosto in forno o sulla griglia, su cui viene strofinato dell’aglio che finirà per fondere e condita con olio extra vergine (ancor meglio se l’olio è nuovo, ovvero il primo olio che si ottiene dalle prime olive del nuovo raccolto), sale e pepe.
La bruschetta è molto simile alla fettunta, è di origine laziale ed abruzzese. La bruschetta solitamente viene condita con pomodoro molto maturo tritato, mentre in Toscana e in Umbria, spesso e volentieri, con una cucchiaiata di fagioli, oppure con funghi trifolati e tartufo nero.
Oggi viene servita come antipasto, in passato veniva consumata perlopiù come merenda pomeridiana. La si mangiava anche se non era possibile grigliare il pane, togliendo l’aglio e sostituendolo con un goccio d’aceto. Va da sé che diventa essenziale utilizzare un olio di oliva extravergine di ottima qualità.
Seppur elementare la preparazione deve essere eseguita, poiché il più piccolo errore cambia il risultato finale. Ad esempio, un’eccessiva cottura rende la fetta di pane troppo secca e la parte bruciata assume un sapore amaro sgradevolissimo. Occorre quindi tagliare le fette di pane leggermente spesse; una volta grigliate sulla brace di legna o, in mancanza di essa, riscaldate nel forno, dovranno risultare tostate, con striature scure senza essere bruciate; quindi, sfregate da ambo le parti con uno spicchio d’aglio e condite con olio, sale e pepe per essere servite immediatamente.